di Charlaine Harris
Casa editrice: Delos Books
Pagine: 542
Prezzo: 18,00
Il ciclo narrativo di grande successo dal quale è tratta la serie televisiva TRUE BLOOD
FINCHÉ NON CALA IL BUIO. Sookie Stackhouse, cameriera in un locale di Bon Temps, Louisiana, non è il tipo da uscire molto la sera. Non perché non sia carina, anzi… solo che un piccolo “handicap”, quello di leggere nel pensiero, rende sempre difficili i suoi appuntamenti. Almeno finché non entra in scena l’alto, bello e tenebroso Bill, e Sookie scopre di non percepire neanche una parola dalla sua mente: proprio l’uomo che aspettava da tutta la vita! Ma anche Bill ha un piccolo “handicap”: è un vampiro circondato da amici davvero inquietanti. Perciò, quando una sua collega di lavoro viene uccisa, Sookie teme di essere la prossima sulla lista…
MORTI VIVENTI. Sookie è perseguitata dalla sfortuna. Non solo scopre un cadavere sul sedile posteriore della sua auto, ma si ritrova faccia a faccia con una creatura mostruosa che l’avvelena, e mettiamoci anche i vampiri, che si offrono volontari per succhiarle il veleno dalle ferite… come se per loro non fosse un divertimento! Il fatto è che questi vampiri le salvano la vita, e lei deve contraccambiare con un favore… Sookie, con le sue doti telepatiche, si sposta quindi a Dallas, per cercare un vampiro scomparso. C’è una sola condizione: i vampiri devono comportarsi bene, senza toccare gli umani neanche con un dito. Cosa più facile a dirsi che a farsi…
IL CLUB DEI MORTI. Il fidanzato vampiro di Sookie, Bill, ultimamente è un po’ distante da lei. In un altro Stato, infatti: la regina dei vampiri della Louisiana l’ha convocato in segreto, e solo il suo sexy e sinistro capo Eric sa dove trovarlo. Sookie parte quindi per Jackson, Mississippi, dove si mescola alla comunità sovrannaturale del Club Dead, un locale dove licantropi, mutaforma e vampiri si ritrovano per bere un po’ di 0 negativo. Ma quando Sookie finalmente rincontra Bill, e ha la netta impressione che lui l’abbia tradita, si chiede se sia il caso di salvarlo… o di affilare qualche paletto.
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