giovedì 27 giugno 2013

Recensione: Il segno del destino di Robin LaFevers

Titolo: Il segno del destino 
Titolo originale: Grave mercy 
 Autore: Robin LaFevers   
Casa Editrice: Fanucci
 Pagine: 453 
Prezzo: 12,00 
Data di Pubblicazione: 23 Maggio 2013
 
Il destino di Ismae è stato scritto ben prima che lei nascesse: la Morte l'ha segnata con una cicatrice, ma questo marchio funesto si rivelerà invece la sua strada per la salvezza. Sarà proprio quella cicatrice a farla ripudiare dal marito, un uomo violento che è stata costretta a sposare. La mano della Morte continua a guidare la ragazza, che fugge da tutto per cercare riparo nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore osservano ancora gli antichi riti tradizionali. Qui viene trasformata in una perfetta assassina; silenziosa, seduttiva e letale, un'ancella della Morte. Presto, Ismae viene inviata alla corte di Bretagna per fare luce sugli intrighi che mettono in pericolo non solo il regno, ma anche la vita della giovane duchessa Anne. Per riuscire nell'impresa, dovrà fare appello a tutto ciò che ha imparato nel convento. Peccato che non le abbiano insegnato come tenere a bada i moti del cuore, e Ismae si ritrova lacerata tra il dovere e l'amore che preme nel suo cuore.

Ci sono molti elementi in questo libro che me l'hanno fatto piacere molto. Uno di questi è il suo mondo. L'autrice ambienta la storia nell' epoca medievale, con le sue battaglie, castelli, cavalieri, amori e tradimenti. Aggiungendo però il suo tocco personale, un gruppo di ragazze che uccidono per il dio della morte
La protagonista Ismae è una ragazza che non ha mai conosciuto la gentilezza, l'amore, non è mai stata accettata. La madre, mentre era incinta, ha cercato di ucciderla bevendo un veleno, ma Ismae è viva e porta le cicatrici di quel veleno. Tutti al villaggio sanno che lei è diversa. 
Il padre di Ismae le combina un matrimonio, ma il suo nuovo marito non conosce il segreto di Ismae. Quando lo scopre la picchia, ma lei riesce a fuggire, e viene accolta nel convento di S. Mortain ed è proprio lì che si prepara per diventare un ancella della morte. 
Quando le affidano l'incarico di viaggiare per l'alta corte di Bretagna per aiutare a proteggere la duchessa, Ismae non è sola, con lei c'è Gavriel Duval, ed è lì che la storia si fa davvero interessante.
Il segno del destino è una lettura intrigante che vi farà trattenere il respiro fino a quando non scoprirete di più. Se vi piacciono i romanzi storici, personaggi unici e un romanzo ben scritto, non posso far altro che consigliarvi questo libro, secondo me merita di essere letto. 


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